La nostra avventura nasce con la partecipazione ad un corso di formazione per insegnanti Mindfulness, dove ci siamo conosciuti e appassionati a questa disciplina. Il nostro variegato mondo di provenienza (psicoterapia, aziende, relazioni d’aiuto, volontariato) ha trovato nella pratica meditativa l’elemento aggregante, creando un valore aggiunto al nostro bagaglio multidisciplinare d’origine.
Abbiamo trovato illuminante nella mindfulness l’approccio esperenziale alla vita, momento per momento, che promuove una quotidianità improntata sull’essere pienamente presenti a se stessi e alla vita stessa, incontrando le cose cosi’ come sono, rimanendo aperti e ricettivi a tutto quello che si incontra. Durante il corso abbiamo appreso e vissuto tutto questo, ed è diventato il nostro modo di approcciare alla vita, stimolando la voglia di riproporlo attraverso la costituzione di questa associazione. Essere insegnanti mindfulness è divenuto un impegno morale ed etico di primaria importanza.
Creare un’associazione sulla mindfulness significa non perdere di vista le origini buddhiste della pratica meditativa proposta da J.Kabat Zinn.
Siamo profondamente legati alla tradizione contemplativa della pratica (molti di noi sono soci dell’A.M.E.C.O fondata da Corrado Pensa), ma riteniamo importante declinare questa preziosa eredità spirituale in modo laico, pragmatico e non confessionale, in diversi ambiti e contesti del quotidiano.
Il nostro incontro è stato tra amici, futuri insegnanti mindfulness, che hanno deciso di trasformare un gruppo di lavoro in lavoro di gruppo, utilizzando una metodologia che si basa sul consenso e prevede fin dove è possibile l’ascolto profondo dei vissuti e delle opinioni presenti alla base dei processi decisionali.
Sappiamo altresì essere questa una sfida difficile che ci ha visti impegnati per due anni in un percorso che ha avuto come esito non scontato la nascita di “inmindfulness consapevolezza in azione”.
D’altra parte ci riconosciamo pienamente nelle parole di Kabat Zinn che afferma:
“restare sani di mente in un mondo sempre più folle è la sfida del nostro tempo”.
Questo per noi si traduce in una urgenza: contaminare il più possibile con lo spirito della mindfulness la nostra società attraversata da una crisi culturale, economica, politica ed esistenziale, davvero molto profonda.
Una società in transizione verso qualcosa che ancora è difficile da cogliere, e dove è drammaticamente assente una qualità d’attenzione saggia, di discernimento e di coraggio compassionevole.
Si tratta infine di ribadire nella prassi la possibilità da parte di tutti di accedere a quella consapevolezza permeata da profonda empatia, che può essere appresa e resa stabile attraverso un training in cui la quotidianità diventa il terreno d’elezione dove misurarsi, incontrare la vita ,riorientandola in una direzione di maggiore pienezza e significato.